

«Roma sarai grande»: Fioranelli
stringe i tempi e garantisce investimenti
Senza troppa enfasi e centellinando le parole, proprio ieri pomeriggio, incrociando un suo amico che vive qui, ha confermato: «Sì, stiamo facendo di tutto per prenderla e sono certo che ci riusciremo. E metteremo su una grande Roma». Si sente al centro del progetto, se l’affare andrà in porto sarà un dirigente di primo piano del nuovo assetto societario, magari l’amministratore delegato. Perché è lui il riferimento degli investitori stranieri che si fidano di lui e che lo reputano fondamentale per le operazioni di mercato e non solo.
Un’altra conferma: il candidato presidente è proprio Volker Flick, al quale si fa riferimento anche nella lettera che sabato la Fio Group ha inviato all’avvocato De Giovanni che rappresenta la famiglia Sensi, indispettita, a quanto pare, dalla pubblicità data alla lettera stessa. Da chi affianca il manager italo-svizzero, anche lui seccato per la fuga di notizie: non si aspettava un colpo basso proprio dal suo entourage. Un legale di Fioranelli, sempre ieri, sulle perplessità che accompagnano da qualche settimana Flick, è stato inequivocabile: «Questo signore da solo è in grado di acquistare la Roma e la Lazio insieme...». Può sembrare una battuta. Ma Flick, con interessi diversificati grazie a varie aziende, avrebbe scelto l’Italia e il calcio per avere più visibilità e acquistare più potere a livello internazionale. «Faremo una grande Roma» è il ritornello che da qualche settimana ripetono gli uomini che lavorano nella capitale per conto di Fioranelli e Flick.

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